CHI SIAMO
Nessuno vuole compromettere la propria salute a causa di parassiti o agenti infestanti che possono causare disagi e problemi di salute. È qui che entra in gioco Saniproject: un team specializzato nella sanificazione ambientale che si impegna per assicurare che i luoghi in cui viviamo e lavoriamo siano completamente sicuri, eliminando e controllando qualsiasi agente dannoso.
Con vent’anni di esperienza alle spalle, il nostro team è formato da professionisti altamente qualificati che continuano a perfezionarsi nel campo dell’igiene ambientale. Siamo pronti ad affrontare qualsiasi sfida, proponendo soluzioni mirate e efficaci per soddisfare le esigenze dei nostri clienti, che vanno dai singoli privati alle grandi aziende, strutture ospedaliere, enti pubblici e altro ancora.
La nostra filosofia si basa sull’utilizzo di strategie che minimizzino l’impatto ambientale, garantendo al contempo risultati eccellenti. Ogni membro del team di Saniproject è guidato da una forte passione per il lavoro e un profondo senso di responsabilità verso la salute pubblica. Ci impegniamo a creare un rapporto di fiducia e rispetto con i nostri clienti, perché crediamo che il benessere delle persone sia la nostra priorità assoluta.
Il nostro obiettivo è promuovere una maggiore consapevolezza sull’importanza dell’igiene e della sanificazione, informando sulle potenziali minacce derivanti da ambienti non controllati. Attraverso servizi come derattizzazione, disinfestazione, disinfezione e altri interventi mirati, miriamo a migliorare costantemente la qualità della vita delle persone, contrastando la disinformazione che circonda il settore del controllo dei parassiti.
Il nostro metodo di lavoro
I luoghi in cui si detengono e manipolano alimenti, come i ristoranti, pizzerie, bar, supermarket, depositi, ecc. sono di frequente visitati da ospiti indesiderati che possono recare danni sia economici, sia sanitari. Parliamo ovviamente degli infestanti rappresentati da insetti striscianti e volanti, roditori, chirotteri e volatili in genere, che attraverso i loro escrementi o le loro secrezioni possono contaminare i cibi, le bevande e le superfici con cui entrano in contatto. Questi animali possono ospitare e veicolare batteri, virus, muffe e protozoi; in alcuni casi gli stessi infestanti possono essere parassitati da altri animali vettori di agenti patogeni, esempio sono le zecche dei piccioni o dei ratti. L’importanza di esercitare un attento controllo su questi agenti è tale che nel 2010 è stata licenziata una norma UNI la 11381:2010 la quale fornisce uno standard da seguire in merito alle procedure da adottare per il controllo degli infestanti. Nelle aziende alimentari il sistema di autocontrollo basato sul metodo HACCP, istituito con la direttiva 93/43 in seguito sostituita con l’attuale Regolamento CE 852/04, è stato ritenuto lo strumento più importante per poter prevenire e tenere sottocontrollo i pericoli che possono compromettere la sicurezza delle matrici alimentari. Seguendo il metodo HACCP in ogni manuale di autocontrollo dovrebbero essere previste delle procedure finalizzate alla riduzione del rischio di contaminazioni dei cibi dovute all’attività degli infestanti o all’uso di specifici materiali o sostanze utilizzati per tenere sotto controllo la loro attività. Tali procedure possono essere applicate da personale interno all’azienda opportunamente formato (Esistono corsi HACCP che trattano specificatamente l’argomento) o da ditta fornitrice esterna qualificata. Le strategie da adottare per il controllo degli infestanti prevedono tre fasi principali: prevenzione, monitoraggio e lotta.
USO ESTERNO
Le esche rodenticida sono sostituite ed alternate, nei sapori (biscotto, cioccolato, vaniglia, liquirizia, formaggio, fragola, frutta secca, ecc.) e nei principi attivi (Brodifacoum, Bromadiolone, Defenacum) ad ogni applicazione, in modo da evitarne l’assuefazione da parte dei roditori. Questo sistema ampiamente sperimentato distoglie tali animali dalla ricerca di ulteriori derrate alimentari presenti sul posto.
USO INTERNO
All’interno di locali e stabilimenti (soprattutto agroalimentari) vi è ormai la tendenza (e in regioni come la Toscana “l’obbligo”) di utilizzare solamente trappole a cattura. Le motivazioni sono le seguenti: eliminare il rischio di contatto tra sostanze chimiche e prodotti destinati all’alimentazione umana o animale, eliminare il rischio che tali esche siano disponibili ad individui non “bersaglio”.
L’ultima motivazione che ha portato all’uso delle trappole multi cattura è legata al comportamento dei roditori durante l’azione della sostanza attiva.